giovedì 13 giugno 2013

A processo i padroni criminali del Porto di Ravenna, non la Rete che lotta e denuncia

Trasformiamo il processo per l'occupazione dell'agenzia della morte, Intempo, nel processo ai padroni assassini del Porto di Ravenna!

L'11 novembre il nodo di Ravenna della Rete per la sicurezza sul lavoro e sul territorio andrà a processo per l'occupazione dell'agenzia interinale Intempo al Porto di Ravenna, dopo avere presentato opposizione al decreto di condanna. L'agenzia della morte continua a lavorare, mentre chi la contesta viene criminalizzato.
Non accettiamo che chi denuncia e lotta per la sicurezza nei luoghi di lavoro venga processato mentre nulla si è fatto al Porto per mettere in sicurezza i lavoratori che continuano a morire o a subire infortuni. Non accettiamo di venire processati per danneggiamento, violenza privata, invasione di terreni o edifici e concorso di reato quando i veri criminali continuano a fare i loro sporchi profitti al Porto.
Chi sono i criminali al Porto di Ravenna?
Il 1° settembre muore sul lavoro Luca Vertullo. Ancora un omicidio per mano padronale nel luogo dove ancora non si è spenta, e mai potrà spegnersi, la rabbia per i 13 lavoratori, morti come topi nella stiva della Mecnavi, il 13 marzo del 1987. D'allora niente è cambiato, anzi, questa ennesima morte annunciata toglie il velo che nascondeva il sistema di sfruttamento al Porto di Ravenna, costituito da un blocco di potere di padroni e confederali, quest'ultimi trasformatesi in nuovi caporali, che hanno garantito i profitti alla Compagnia Portuale, al consorzio di aziende dove partecipa anche l'amministrazione comunale, ai padroni delle banchine ed agli armatori. Tutta gente che avrebbe dovuto essere in galera ma che, invece, ha avuto il coraggio di andare pure al funerale del giovane operaio e spendere ipocrite parole. Tutti costoro hanno fatto i profitti con la precarietà dei giovani operai (con l'agenzia interinale INTEMPO gestita dalla stessa CGIL, presente a Ravenna, Genova, Livorno, Cagliari), esposti più di tutti al rischio-sicurezza, al terrorismo psicologico e al ricatto padronale, senza diritti e senza formazione.
Quel giorno in cui è morto Luca poteva verificarsi una strage con un numero elevato di vittime operaie. Fu evitata solo per miracolo. 9 giovani operai "somministrati" dall'agenzia Interinale Intempo con un contratto di due giornate garantite alla settimana per essere impiegati nello sbarco/imbarco dei traghetti, sentiti come testimoni, hanno detto di non essere stati adeguatamente formati ed informati dei compiti loro affidati e dei pericoli conseguenti.
Per non permettere che passi il silenzio su quella morte e per non permettere l'impunità ai padroni assassini che da lì a poco sarebbero stati processati, abbiamo occupato l'agenzia interinale proprio il 13 marzo.
E' stata un'iniziativa niente affatto violenta, anche se l'hanno voluta presentare come tale i padroni del Porto attraverso la stampa asservita. E' stata un'azione giusta necessaria perchè la lotta contro gli omicidi bianchi si deve fare seriamente e sappiamo molto bene che è difficile fare sentire la propria voce e attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, dei mezzi d'informazione, delle istituzioni. La vita degli operai, degli immigrati, degli sfruttati in questa società non conta nulla, ed è il rovesciamento di questa realtà ciò a cui puntiamo con la nostra attività.
Dopo la strage della Mecnavi, migliaia di giovani sfilarono per Ravenna portando per le strade uno striscione con su scritto "MAI PIU' ". Una parola d'ordine che era un grido di rabbia e al tempo stesso un impegno morale e civile, rimasto però inascoltato. Dai Tribunali non viene la giustizia e il processo per la morte di Vertullo lo dimostra. I famigliari sono lasciati soli. La nostra occupazione dell'agenzia Interinale Intempo al Porto di Ravenna è stata la continuità di quel moto civile di indignazione ed impegno.
Questo processo sarà il processo a tutto il sistema di sfruttamento al Porto di Ravenna. Come Rete per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e nel territorio rivendichiamo la chiusura della famigerata agenzia della morte, Intempo, e l'apertura, invece, di una postazione fissa dell'ispettorato del lavoro.
Le vite dei lavoratori valgono di più dei profitti dei padroni!
Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui posti di lavoro e sui territori - nodo di Ravenna tel. 339/8911853 bastamortesullavoro@gmail.com.
Richiedici il dossier Intempo
mailinglist: bastamortesullavoro@domeus.it blog:  http://bastamortesullavoro.blogspot.com


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