giovedì 29 marzo 2012

Ilva Taranto: no morti sul lavoro e da lavoro

comunicato stampa

non accettiamo ricatti di Riva e dei suoi galoppini prezzolati - non vanno accettati neanche dalle istituzioni
lo slai cobas per il sindacato di classe ilva-taranto al tribunale ci sarà e invitiamo tutti operai, studenti, cittadini, ambientalisti ad esserci

nella giornata di ieri ci è stato notificato il divieto del presidio da noi indetto in occasione della udienza in tribunale di domani le motivazioni di questo divieto sono per noi offensive e lo rigettiamo la slai cobas ha manifestato nella precedente udienza insieme a studenti e ambientalisti che dettero vita alla grande manifestazione per pretendere salvaguardia della salute e che riva paghi lo slai cobas si è impegnato a organizzare la presenza degli operai al tribunale per l'unità operai-studenti-cittadini ambientalisti con spirito pacifico unitario e costruttivo a sostegno delle inchieste della magistratura affinchè si vada a fondo nelle responsabilità di riva in morti e inquinamento non serve e non ci sarà alcuna chiusura dello stabilimento e il fronte unito operai- città è impegnato per un effettivo piano di bonifica e salvaguardia di lavoro e ambiente a fronte di questo l'azienda con capi e tecnici al suo servizio ha organizzato una adunata sediziosa ed eversiva di carattere neocorporativo e fascista terrorizzando, minacciando, ricattando i lavoratori in maniera inaudita e inaccettabile - vogliono portare i lavoratori a protestare con i bus aziendali gentilmente concessi in spregio ai diritti sindacali e alle regole esistenti - con lo scopo di ricattare magistratura e città e salvaguardare Riva, profitti e pretendendo una immunità a questo i sindacati confederali accedono e alzano bandiera bianca o casco bianco come si dice invece operai, studenti, cittadini devono decisamente reagire e impedire la canea strumentale di Riva e direzione ilva invece il questore e le istituzioni fanno marcia indietro e ci mettono sullo stesso piano di queste azioni delinquenziali noi non possiamo farlo - lo dobbiamo ai morti sul lavoro, ai morti di tumore e di amianto, agli operai che ogni giorno rischiano per un tozzo di pane infortuni, la vita, malattie professionali, lo dobbiamo al futuro di questa città saremo al Tribunale domani dalle 9 in poi e presenteremo domani un esposto denuncia alla procura contro azienda, capi, tecnici e responsabili di questa indegna e illegale azione perchè venga perseguita per legge

slai cobas ilva
slai cobas coordinamento provinciale taranto cobasta@libero.it
347-5301704
347-1102638
29-3-2012

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